Oh, snap! – Divisional Round

You like that! – Il meglio della settimana  ⬆️???
NICK FOLES

Nella partita di sabato in cui quasi tutti davano i Philadelphia Eagles per spacciati, Nick Foles ha smentito tutti con una partita solida e numeri rispettabilissimi: 23 su 30 (76.7%) per 246 yard senza TD né INT. A fine secondo quarto, in lancio apparentemente sballato, Foles si è tolto lo sfizio di realizzare la sua personale Kickmaculate Reception. Il pallone è carambolato sul ginocchio di Keanu Neal ed è finito nelle mani di Torrey Smith. Il drive si è poi chiuso con un FG di Elliott che ha permesso agli Eagles di ridurre lo svantaggio Schermata 2018-01-14 alle 13.14.07.pnga un solo punto prima dell’intervallo. Dopo Rocky, forse a Philadelphia – pardon, Folesadelphia – hanno finalmente trovato un nuovo idolo sportivo cui erigere una statua in città.

IL MISSILE

Immaginate di svegliarvi sabato mattina con il vostro cellulare che vibra fra messaggi, chiamate e l’avviso che informa la popolazione delle Hawaii di un missile balistico diretto verso di voi. No, niente a che fare (per ora) con Kim Jong-un. La spiegazione ufficiale è che un impiegato avrebbe premuto il pulsante sbagliato, mandando un falso allarme agli abitanti del 50° stato USA. La teoria del complotto più sfiziosa però riguarda un solito sospetto, Bill Belichick. Non a caso, quello stesso giorno i New England Patriots hanno giocato contro i Tennessee Titans, squadra del quarterback hawaiano Marcus Mariota. Una tattica inconsueta, ma certamente efficace per distrarre il nativo di Honolulu, poi dominato in partita dalla difesa dei Pats. Coincidenza?

ANTONIO BROWN

Nella tragica partita in cui i Pittsburgh Steelers sono stati (di nuovo) sculacciati all’interno delle mura amiche di Heinz Field, forse solo un personaggio dei nero-oro ha le credenziali per uscire dallo stadio a testa alta. Antonio Brown. Uscito dolorante in Week 15 per via di uno strappo parziale al polpaccio, la sua presenza è stata a lungo in forse. Basti guardare un video di fine dicembre in cui l’inquadrato Brown bestemmia come un muratore solo per tentare di camminare per una decina di metri. Nel pre-gara le voci ottimistiche di un Brown al 100% si erano alternata a quelle di un Brown lontano dal meglio della condizione. Domenica, a pocoRisultati immagini per stefon diggs più di due settimane dall’infortunio, AB84 è andato oltre ogni aspettativa, riuscendo ad accumulare 7 ricezioni per 132 yard e 2 TD contro una delle migliori difese della lega.

BUFFALO RIGHT, SEVEN HEAVEN

È questo il nome dello schema che ha portato Stefon Diggs a raccogliere la preghiera da 61 yard di Case Keenum. La giocata ha permesso ai Minnesota Vikings di vincere in maniera del tutto hollywoodiana contro i New Orleans Saints una partita da consegnare agli almanacchi. Il breakdown dello schema vincente è semplice e prevede una bunch formation sul lato destro con tutti i ricevitori a correre una corner rout rispettivamente breve, media e lunga. Che la giocata sia riuscita è pazzesco, ma non assurdo. Coach Zimmer ha affermato che la giocata viene provata di sabato alla fine di ogni allenamento. Questo ricorda l’intercetto di Malcolm Butler nel Super Bowl XLIX in quanto a situazione disperata, ma pur sempre provata e riprovata in allenamento. Nel football davvero nulla è casuale.

Ice up, son! – Il peggio della settimana⬇️❄️?❄️
KEVIN BYARD

Le antenne di C3S avevano captato in settimana diverse trasmissioni su radio trash talk. Fra i protagonisti, Kevin Byard, promettente safety di Tennessee, aveva affermato che era sua intenzione infinocchiare Tom Brady con un paio di intercetti e fargli perdere la faccia tal punto da farlo sembrare Blake Bortles. Attenzione, i risultati potrebbero differire dalle premesse. Già perché TB12 ha condotto un clinic contro la secondaria dei Titans, fatto di 337 yard, 3 touchdown e zero speranze per Byard e soci di fermare il giocatore 40enne. Per grattarsi un prurito personale, l‘ultimo touchdownDTdoBTWXcAAwHaj.jpg dei Pats – il 10° Brady to Gronk della loro storia ai playoff – è stato connesso proprio in faccia a Byard. Prossima volta magari un po’ meno arie, Kevin.
P.S. Notato l’anagramma Byard/Brady?

STEVE SARKISIAN

Nel 2016 gli Atlanta Falcons erano il 2° attacco NFL per yard totali a partita e il primo per punti di media. Nel 2017 con lo stesso identico personale offensivo i Falcons sono stati l’8° attacco per yard e il 15° per punti. Il problema è da ricercare altrove, fuori dal campo. Già, perché il nuovo OC Steve Sarkisian ha fatto compiere all’attacco un bel passo indietro e ciò è stato lapalissiano sabato contro Philly. Zero punti segnati nel secondo tempo contro dei solidi, ma non dominanti Eagles e chiamate discutibili, come un davvero mal eseguito e mal pensato shovel pass su un cruciale terzo down a un minuto dalla fine. E intanto, nella baia di San Francisco, Shanahan sorseggia un bicchiere di whiskey e se la ride.

SPOGLIATOIO CHIACCHIERONE

Tanto è stato scritto delle tensioni fra Kraft, Belichick e Brady in quella che pure è stata l’unica storia emersa dai corridoi del Gillette Stadium. Al contrario e come sempre, anche quest’anno dallo spogliatoio degli Steelers sono emerse, in maniera diretta o indiretta, fin troppe storie. E in questa pur delicata settimana non c’è stata eccezione. Prima Mike Mitchell si era detto pronto ad affrontare i Pats anche all’inferno per raggiungere la loro vendetta, fingendo di ignorare di dover prima affrontare i Jags. Poi Le’Veon Bell ha affermato che si sarebbe addirittura ritirato dalla NFL se gli fosse stato recapitato un secondo franchise tag. Tante parole e pochi fatti, cosicché non è un caso che da lunedì Mitchell, Bell e compagnia guarderanno il resto dei playoff dal divano.

MARCUS WILLIAMS

Impossibile non indicare come il più grande perdente della settimana Marcus Williams, safety dei Saints. Questi ha avuto non solo un’ottima prima stagione nei pro, ma anche 59 minuti e 50 secondi a grande livello nel Divisional Round, conditi da un intercetto. Poi il fattaccio che lo ha fatto finire dalla parte sbagliata di una delle giocate iconiche della storia dei playoff. Già, perché in quel già citato Buffalo Right, Seven DTjEM9dX0AAEng2.jpgHeaven era lui in marcatura su Diggs. Temendo una pass interference, un placcaggio fuori dal campo o entrambe le cose, a Williams si è come azzerata qualunque nozione di football e ha fatto la figura del toro fra gli olè dell’arena.

JEFF FISHER

C’è un’eminenza grigia dietro alla finale di NFC fra Eagles e Vikings. Nick Foles e Case Keenum infatti sono stati compagni di squadra nel 2015 ai tempi dei St. Louis Rams/LA Rams sotto coach Jeff Fisher. Keenum ha passato due anni con Fisher, arrivando ad un record di squadra di 7-7 e uno personale di 13 TD e 12 INT. Foles arrivò ai Rams con buone aspettative, per poi però chiudere con 4W e 7L a fronte di soli 7 TD e 10 INT. Peraltro Foles arrivò in cambio di Sam Bradford, ora backup di Keenum a Minnesota. Uno dei tre sarà di sicuro al Super Bowl LII ed è lecito aspettarsi che Fisher si prenderà qualche tipo di merito anche per questo. Come quando se lo prese per la buona stagione dei Rams, 11-5 appena un anno dopo aver finito 4-12 nella sua ultima stagione coi Rams.

MVProf

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