Le mille e una (non) trade

Tutti gli affari di queste ultime ore di mercato, tranne il colpo più atteso

Come spesso accade nelle ore precedenti alla trade deadline, giovedì diverse squadre NBA sono state protagoniste di scambi di giocatori e scelte al draft. Nessuna Woj bomb colossale stavolta, più che altro una serie di piccole esplosioni da costa a costa. Sebbene infatti i fari di tutta l’NBA fossero puntati sull’asse Los Angeles-New Orleans, già nelle 48 ore precedenti alla sirena di fine mercato la pista sembrava essersi raffreddata. L’ultima offerta dei Los Angeles Lakers per Anthony Davis prevedeva un pacchetto di giocatori quali Josh Hart, Ivica Zubac, Brandon Ingram, Kyle Kuzma, Lonzo Ball e due prime scelte. I Lakers si erano anche detti disposti ad assorbire il resto del contratto di Solomon Hill, ma di nuovo i New Orleans Pelicans hanno gentilmente declinato l’offerta. Nella decina di giorni di trattative con i giallo-viola, il GM dei gigliati Dell Demps non pare aver mai tentennato dalla sua posizione di assoluto rifiuto nel fare affari con i giallo-viola.

Giorno dopo giorno e proposta dopo proposta, Demps è sostanzialmente arrivato a farsi offrire dal management dei Lakers quasi metà del loro roster. Come normale che sia, i giocatori coinvolti si sono lasciati distrarre dalle voci di mercato, tanto da farsi randellare in settimana dagli Indiana Pacers di ben 42 punti. La strategia dei Pelicans, che certo molte squadre devono aver apprezzato da dietro le quinte, rende quindi inevitabile rimandare i discorsi all’estate, quando anche altri team potranno entrare nell’asta all’ex Kentucky. Fra questi, nutrono speranze New York Knicks, Los Angeles Clippers e Milwaukee Bucks, squadre indicate da Davis come destinazioni gradite. Da non dimenticare i Boston Celtics, con le mani legate in questa sessione, ma pronti a rilanciare in estate. Per il momento, Davis resterà perciò un giocatore dei Pelicans, con i quali intende scendere in campo almeno fino alla fine della regular season.

LeBron James Anthony DavisSaltato Davis, i lacustri si sono resi protagonisti di due trade minori. Salutano la squadra Michael Beasley e Ivica Zubac, scambiati con i Clippers per Mike Muscala, e Sviatoslav Mykhailiuk, al cui posto arriverà dai Pistons Reggie Bullock. Questa sorta di 3×2 libera una casella del roster che potrebbe essere riservata a Carmelo Anthony – certo non l’Anthony che Magic Johnson sperava di regalare a LeBron James. Per restare a LA, i Clippers hanno realizzato anche un’altra trade dal profilo ben più alto. I Clips hanno spedito Tobias Harris, Boban Marjanovic e Mike Scott ai Philadelphia 76ers in cambio di Landry Shamet, Wilson Chandler e lo stesso Muscala poi rimbalzato ai cugini. Per i Clippers, il vero affare sta nell’aver ottenuto anche due prime e due seconde scelte, nonché lo spazio salariale per inseguire due max free agent in estate, quando si prospetta una guerra all’ultimo sangue fra Lakers e Clippers. Tenete pronti i popcorn.

Se i Celtics sono stati a guardare, il discorso cambia per le concorrenti di Boston al trono della Eastern Conference. La già citata trade dei 76ers porta in dote in Harris un giocatore da 21 punti e 8 rimbalzi a sera, ideale nel completare con Simmons, Butler ed Embiid. Chi invece saluta la città dell’amore fraterno è Markelle Fultz. L’ex prima scelta assoluta finisce agli Orlando Magic in cambio di Jonathon Simmons e una prima scelta, con la speranza di poter risollevare la propria disgraziata carriera in Florida. Salgono le quotazioni anche dei Toronto Raptors, che salutano Jonas Valanciunas, Delon Wright e CJ Miles per Marc Gasol.

Salta invece lo scambio fra Kyle Lowry e Mike Conley. Non restano a guardare nemmeno i Bucks, che ricevono Nikola Mirotic in cambio di Jason Smith, Stanley Johnson (appena arrivato in città per Thon Maker) e 4 seconde scelte. Fra le altre trade, abbassano le proprie spese i Wizards, che si liberano di Otto Porter e Markieff Morris, così come gli Heat, che salutano Tyler Johnson e Wayne Ellington. Da registrare infine il curioso caso di Harrison Barnes, letteralmente tradato dai Dallas Mavericks ai Sacramento Kings mentre era ancora in campo. Al suo posto arrivano Zach Randolph (candidato al buyout) e Justin Jackson.

MVProf

(foto Ringer)

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