Oh, snap! – Preseason (Week 1)

You like that! – Il meglio della settimana  ???
SAQUON BRAKLEY

Se il buon giorno si vede dal mattino, la carriera di Saquon Barkley è destinata a grandi cose. Il primo tocco di palla ufficiale della sua carriera professionista è stata una corsa di 39 yard che ha mandato in visibilio i fan dei New York Giants. La sue movenze hanno ricordato quelle di Le’Veon Bell per pazienza nel trovare il varco giusto e di Adrian Peterson per potenza esplosiva nello spazio. Con Eli Manning alla soglia dei 40 e i dubbi sulla tenuta fisica di Odell Beckham jr, Barkley sarà responsabile per buona parte delle fortune stagionali dei newyorkesi. L’ex Penn State potrebbe diventare il primo running back dei Giants a superare il limite delle mille yard da Ahmad Bradshaw nel 2012. Se non ci riesce lui…

TAYLOR & MAYFIELD

Dopo vent’anni senza nemmeno l’ombra di un quarterback decente, quest’anno i Cleveland Browns rischiano addirittura di ritrovarsene due in squadra. Nella sfida di preseason contro i Giants Tyrod Taylor è stato il primo a scendere in campo, dando prova di grande solidità. Per lui 5 su 5 per 99 yard e un TD. A seguire è stato il turno di Baker Mayfield, che ha giocato i quarti centrali. La prima scelta assoluta dell’ultimo draft ha chiuso 11 su 20 per 212 yard e 2 TD. Momento migliore per lui la freddezza e la concentrazione con cui ha completato un passaggio su 3rd & 18 nel drive chiuso col touchdown a David Njoku. Anche il tight end al secondo anno è da tenere d’occhio: suoi entrambi i touchdownRisultati immagini per stills albert kneel di serata. Certo è solo una partita e per di più di preseason. Ma dopo l’umiliazione di una stagione chiusa 0-16, tanto basta a Cleveland per sperare nel tanto atteso riscatto.

LA PROTESTA VIVE

La prima partita di preaseason segna il secondo anniversario dall’inizio della protesta di Colin Kaepernick. Nonostante le intimidazioni ricevute dai proprietari, la protesta è ancora viva e vegeta. Un mix di giocatori di diverse squadre ha proseguito la protesta in varie forme. Ad esempio, Kenny Stills si è inginocchiato, mentre a Philly Malcolm Jenkins ha ricominciato ad alzare il pugno al cielo. Quattro membri dei Jags fra cui le stelle Leonard Fournette, Jalen Ramsey sono rimaste nel tunnel durante l’esecuzione dell’inno. Un identico comportamento è stato portato avanti da tre membri degli Seahawks. La lega ha risposta con la solita confusione. Da un lato ha confermato che una nuova politica sull’inno è ancora in lavorazione, ma allo stesso tempo ha detto di aspettarsi che i giocatori restino in piedi. Donald Trump ha rincarato la dose via Twitter, ma questa non è una novità.

ANDREW LUCK

585 giorni dopo l’ultima partita giocata, Andrew Luck è finalmente tornato in campo per una partita ufficiale. Il QB ha giocato un solo drive con i suoi Indianapolis Colts, concludendo la sua prova con 6 completi su 9 tentativi e un totale di 64 yard. Più dei numeri in sé, a dare una buona impressione è stato soprattutto lo spirito di Luck. La meccanica di lancio è apparsa natura e precisa come in passato, per quanto la partita non ha offerto alcun lancio lungo. Altrettanto importante è stato vedere come ha reagito a quello che è stato a tutti gli effetti il primo vero placcaggio subito da gennaio 2017. Colpito lateralmente da Bobby Wagner, Luck è rotolato sulla tormentata spalla destra per poi balzare in piedi visibilmente contento. Facile interpretare la sua reazione innaturale come quella di chi ha finalmente ritrovato la gioia di giocare a football.

Ice up, son! – Il peggio della settimana  ⬇️❄️?❄️
@DEZBRYANT

Dal suo addio ai Dallas Cowboys, Dez Bryant si ritrova con molto tempo libero fra le mani. Anche troppo. Giovedì sera il giocatore si è scatenato sul suo profilo Twitter, commentando partite, giocatori e futuro. Oltre che per i suoi ex compagni di squadra, Bryant è sembrato avere un occhio di riguardo per i Browns. L’interesse pare reciproco, peccato che il GM Dorsey abbia poi dichiarato che Dez non rispondeva alle sue chiamate. La risposta del giocatore da Twitter? Prima aveva affermato di non essere ancora pronto fisicamente, poi che il cellulare era morto e infine ha annunciato una serie di visite a varie squadre per la prossima settimana. Fiato e gambe restano un punto di domanda, ma quel che è certo è che i pollici di Dez sembrano piuttosto allenati.

GLI AMINEMICI

Kelvin Benjamin, scambiato dai Panthers lo scorso ottobre, settimana scorsa aveva fatto dichiarazioni pesanti in un’intervista per The Athletic. Stando alle sue parole, non sarebbe mai voluto finire draftato da Carolina e Kelvin Benjamin Cam Newtonavrebbe preferito giocare con un QB con maggiore precisione e conoscenza del gioco. Il quarterback a cui faceva riferimento era chiaramente Cam Newton, suo compagno di squadra dal 2015. L’ex MVP non deve aver gradito questeparole, soprattutto perché pensava di avere in Benji – come lo chiamava lui – un buon amico, prima ancora che un compagno di squadra. Durante il warm-up, Newton si è avvicinato a Benjamin per chiarire la questione. Quest’ultimo, però, si è rifiutato di stringergli la mano e ha tentato a più riprese di svicolare da una conversazione per la quale non era evidentemente pronto. Pessima la figura dell’ex Seminole, mentre per Cam un punto per la maturità dimostrata.

MULTE SALATE

Aaron Donald e Khalil Mack sono ancora in attesa di un nuovo contratto dalle rispettive squadre. Entrambi hanno scelto di non presentarsi al training camp e restare fuori per la prima gara di preseason. Ma a che prezzo! Il primo è soggetto a una multa di $405,000 da parte dei Los Angeles Rams per ogni partita saltata. Per la stella degli Oakland Raiders la multa è addirittura doppia, ben 814,000 a gara. A vivere una situazione simile è anche Earl Thomas, ultimo baluardo dell’ormai dismessa Legion of Boom. Per lui, $40,000 di multa al giorno. La sensazione è che, almeno per i primi due, un accordo arriverà prima dell’inizio della stagione regolare. Il loro braccio di ferro ha però un costo davvero molto alto.

EX FACTOR

Nella mile-high city Denver Broncos e Minnesota Vikings hanno avuto modo di testare i loro nuovi quarterback con risultati opposti. La partita destava un interesse particolare perché tutti e tre QB dei Vikings sono di fatto giocatori cui Denver ha rinunciato. Per primo Mr. contratto garantito Kirk Cousins, per il quale i Broncos non sono stati disposti ad investire le cifre richieste. C’è poi Trevor Siemian, che lo scorso anno ha giocato a Denver con risultati altalenanti, ma che sabato ha fatto sfracelli, accumulando 165 yard e 2 TD. Chiude Kyle Sloter, tagliato da Denver lo scorso anno e solido nel suo debutto in maglia viola. A fare il viaggio opposto è stato invece Case Keenum. L’eroe del Minneapolis Miracle ha però deluso le aspettative, avendo completato un solo lancio su 4 tentativi per 5 yard totali in due drive.

MVProf

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