Oh, snap! – Championship 2019

You like that! – Il meglio della settimana ⬆️???
TONY ROMO

Indecisi se prendere autostrada o tangenziale? Se quel vestito farà colpo? Su chi scommettere al combattimento fra galli? Semplice, chiedete a Tony Romo. L’ex QB dei Dallas Cowboys è stato la vera star dell’AFC Championship, catturando l’attenzione dei telespettatori con le sue previsioni al bacio di ciò che stava per accadere. Nel finale, ha previsto tutte le giocate decisive, come la corse di Michel e Burkhead per due TD e le ricezioni di Gronk su due terzi down. La carta vincente di Romo è il suo entusiasmo da appassionato di football unito allo smisurato bagaglio di conoscenza di questo sport. E così, anche se dal campo non c’è mai riuscito, fra due domeniche Romo sarà finalmente al Super Bowl LIII con CBS e il socio Jim Nantz.

BILL BELICHICK

Sì, Tom Brady ha enormi meriti sulla vittoria di domenica sera ad Arrowhead. Metodico per tre Bill Belichick AFC Championship 2019quarti, terminator nel 4° quarto e OT. Detto questo, sarebbe oltraggioso non indicare Bill Belichick come il vero architetto di questo piccolo-grande miracolo sportivo. Nel primo tempo, la difesa dei New England Patriots è riuscita a tenere i Kansas City Chiefs, il terzo attacco più prolifico della storia, a zero punti e 32 yard totali. Incredibile, se si pensa che nei soli ultimi sei primi quarti giocati KC aveva accumulato un vantaggio di 62-7. Eliminati dal gioco Hill e Kelce, l’incappucciato ha costretto i Chiefs ad avere rispetto ai Pats metà del cronometro (44′ a 21′), metà primi down (36 a 18), metà giocate (94 a 47) e poco più di metà yard totali (524 a 290).

I FAN DEI VIKINGS

In un’annata senza playoff, i fan dei Minnesota Vikings devono cercare altrove motivi per gioire e la sconfitta dei New Orleans Saints ha senz’altro strappato più di un sorriso. Ai fan non è infatti sfuggito come domenica marcasse il decimo anniversario dell’NFC Championship fra Vikings e Saints. La partita è finita alla storia come prova capitale del Bountygate, le mazzette dati ai giocatore per incitarli a infortunare gli avversari, fra cui Brett Favre. Inoltre, i Saints beneficiarono di una lunga serie di chiamate in loro favore da parte degli arbitri che invece domenica… beh, su questo ci torniamo fra poco. Mentre i fan di NOLA piangono e si lamentano, quelli dei Vikes si godono una riuscitissima #10YearsChallenge. Karma.

Ice up, son! – Il peggio della settimana ⬇️❄️?❄️
TODD GURLEY

Esiste un piccolo mistero che circonda i Los Angeles Rams a margine della vittoria contro i Saints. Todd Gurley è infatti stato tenuto ad appena 5 tocchi totali nel corso della partita, uno dei quali un lancio sgusciato dalle mani del running back e finito intercettato da Demario Davis. Da quel momento, l’Offensive Player of the Year è sostanzialmente sparito dai radar, sostituito da CJ Anderson. Gurley, infortunato al ginocchio nel finale di stagione, non avrebbe però avuto una ricaduta fisica: stando al giocatore, si è trattato di una giornata no. Jared Goff e il resto dell’attacco hanno comunque portato a casa il risultato, ma contro i Pats sarà necessaria la presenza di un Gurley pimpante.

ARBITRI

Quella di domenica è stata una delle giornate di football più esaltanti degli ultimi anni. A grandi gesti tecnici Robey-Coleman Lewis pass interferencee accorgimenti tattici si sono però, come sempre, intrecciati gravi errori arbitrali. A finire sotto i riflettori è stata soprattutto la crew di arbitri presenti al Superdome. Almeno una mezza dozzina le chiamate dubbie da parte delle zebre, ma a fare notizia più di tutte è stata la non-pass interference di Robey-Coleman su Lewis a fine 4° quarto. La flag, se lanciata, avrebbe concesso a NOLA un first-and-goal dalle 5 yard e quindi la possibilità di andare a punti senza lasciare ai Rams tempo per la replica. L’ironia? In settimana i tifosi dei Rams avevano fatto una petizione per sostituire l’arbitro Bill Vinovich perché secondo loro portava male alla loro squadra…

DEE FORD

Tanto decisivo quanto un cattivo fischio arbitrale, ma certamente meno appetitoso per i giornali sportivi, è stata la topica di Dee Ford. Nel 4° quarto, il LB dei Chiefs si è allineato in offside e la penalità ha tolto dal tabellino quello che sarebbe stato il terzo intercetto di Brady su lancio troppo alto per Gronk. Se l’intercetto di Ward fosse stato “regolare,” questo avrebbe significato la pietra tombale per la rimonta dei Patriots, a quel punto sul -4 con poco più di un minuto sul cronometro. “Sloppy football on my end at the end of the day,” ha commentato Ford facendo mea culpa. “Whether it was 6 inches or however many inches, I was offside. (…) Honestly, it’s just a critical mistake on my end.”

MVProf

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