Gli Affari dell’Estate: Pacific Division (WEST)

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Analisi division per division di tutte le squadre della NBA

Fra parentesi sono indicati il piazzamento nella conference e il record totale dello scorso anno, in base al quale le squadre sono state classificate nel presente articolo. Le novità in quintetto sono in maiuscolo e le formazioni indicate sono solo una scelta arbitraria dei migliori cinque giocatori in ogni ruolo presenti ad oggi nel roster.

GSW (1° W @ 73-9): Curry, K. Thompson, Iguodala, DURANT, Green – Coach Kerr
Innesti importanti: Durant
Cessioni importanti: Barnes, Bogut, Speights
Analisi:  Avranno l’etichetta di squadra di supercattivi appiccicata addosso e la loro taglia campeggerà in 29 palazzetti su 30. Chiunque darà il massimo per batterli ogni sera. Ogni sconfitta sarà vivisezionata da ESPN. Mai come ora, championship or bust. Stessa storia sentita sei anni fa quando i Big 3 di Miami unirono le forze: immagino che a Steph Curry e Kevin Durant non farebbe male studiare quegli Heat per capire modi e tempi di coabitazione. Per la franchigia, 1-4.jpgassicurarsi il secondo titolo in tre anni vorrebbe dire mettersi nella situazione contrattuale di poter rinegoziare più agevolmente sia Curry che Durant – entrambi potranno essere free agent la prossima estate – promettendo ulteriori successi. Per i playoff, va pensato un nuovo motto: Strength in Numbers non è più attuale, dopo che la classe media (Barnes, Bogut, Ezeli, Barbosa, Speights e Rush) ha monetizzato altrove. Da verificare chi partirà titolare: ipotizzo Iggy, ma è più facile che Zaza Pachulia partirà centro. Stesso discorso per la panchina, dove, oltre a David West e i rinnovi a Clark, McAdoo e l’anti-talismano Varejao, i Dubs hanno giovani interessanti, come il progetto-Looney e Patrick McCaw, del quale Jerry West ha detto che le altre squadre si pentiranno di non averlo preso. Con la lineup of death 2.0 potenzialmente il miglior quintetto di sempre, vale la massima che i ricchi sono diventati ancora più ricchi.

LAC (4° W @ 53-29): Paul, Redick, Mbah a Moute, Griffin, Jordan – Coach Doc Rivers
Innesti importanti: Speights
Cessioni importanti: N/A
Analisi:  Sempre loro. O quasi. Clippers being Clippers, sono finiti fra i cornuti e mazziati del corteggiamento a Durant agli Hamptons. In attesa di capire cosa voglia fare Paul Pierce, i Clippers hanno rafforzato la panchina con Mo Buckets. Ad oggi il giudizio resta quello di una squadra solida, ma sempre solita. Solito, sopratutto, è il buco all’ala piccola, tallone d’Achille atavico per una squadra che se trovasse uno SF con punti nelle mani farebbe davvero cambiare il panorama dell’ovest. Rifirmare mr. sesto uomo Jamal Crawford era essenziale, ma a quel prezzo di listino il mercato Clippers può dirsi quasi chiuso. Se nulla dovesse cambiare, sarà un nuovo buon piazzamento ai playoff seguito dall’ennesimo fallimento di centrare un titolo. Da non trascurare le molte le voci di una trade di Griffin più o meno imminente. Il suo valore assoluto non è in discussione, ma i ricorrenti problemi fisici e il contratto in scadenza richiedono cautela. Nel mentre, i Lakers nella penombra portano avanti un colpo di stato per riprendersi LA…

SAC (10° W @ 33-49): Collison, McLemore, Gay, Cauley-Stein, Cousins – Coach JOERGER
Innesti importanti: Afflalo, Barnes
Cessioni importanti: Rondo, Belinelli
Analisi:  Venghino, siori venghino! Riapre il circo di Sacramento. Sbolognato il bolognese, cancellato il numero di Rondo dall’agendina, e salutati Butler, Acy e Seth Curry, i Kings ripartono da con un solido piano: un galeotto. Darren Collison è infatti stato arrestato per percosse alla presunta compagna. Se fossimo in una lega seria, non rivedrebbe il campo – o la luce del sole – prima di molto tempo. Questioni extra-campo a parte, l’ex Bruin non ha mai fatto registrare più di 5.7 assist a gara dal suo anno da rookie… Siamo sicuri che sia un play? Addirittura un play titolare?? Ben McLemore, la cui schiacciata sopra il trono di Re Shaq I resta l’highlight più significativo della pur giovane carriera, non avrà più concorrenza nel ruolo né scusanti. Rudy Gay è sul mercato e potrebbe Sacramento-Kings-Cover.jpgfar comodo a chi cerca un terzo complice in una trade a più uomini. Demarcus Cousins resta a mani basse il miglior centro della lega e al tempo stesso il più discusso. Una trade per Boogie è esclusa, ma sviluppi recenti hanno mostrato quanto sia deleterio tenere in squadra una star scontenta. Lo scorso anno non serviva essere una talpa nello spogliatoio per capire fin da subito che coach Karl e Cousins fossero come acqua ed olio. L’imbarazzante gestione della cosa da parte di Divac e Ranadive ha fatto il resto. Ad unire il tutto, il nuovo coach Dave Joerger. Dopo aver replicato così così lo spirito Grit and Grind di Lionel Hollins a Memphis, lo scorso anno ha cercato contatti coi Kings, cosa che ha indispettito i Grizzlies e ha portato ad un divorzio burrascosetto. Perché volersi impelagare con questi giocatori e per di più in una città come Sacramento è un interrogativo arcano. Ah, aggiungere alla polveriera un tipino tranquillo come Matt Barnes è stata proprio una mossa saggia!

PHX (14° W 23-59): Knight, Booker, Tucker, Dudley, Len – Coach Watson
Innesti importanti: Bender
Cessioni importanti: N/A
Analisi: Se avete dormito in una grotta per quasi dieci anni, ritrovarvi in roster Barbosa e flirtare con Stoudemire deve sembrarvi intrigante. La realtà è che bisogna ripartire dai giovani: Devin Booker e il rookie Dragan Bender sono motivi più che leciti per andare a palazzetto ed ingannare la triste realtà di chi vive in Arizona. Per il resto, dita incrociate che Brandon Knight ed Eric Bladsoe restino sani e che Earl Watson, finora ad interim, sia in grado di allenare un collettivo di buone prospettive (non scordiamo Len e T.J. Warren). La prospettiva è quella di una stagione dignitosa, ma che difficilmente produrrà numeri diversi da quella passata.

LAL (15° W 17-65): Russell, Clarkson, DENG, Randle, MOZGOV – Coach WALTON
Innesti importanti: Deng, Mozgov
Cessioni importanti: [Kobe]
Analisi:  Attenti, i Lakers pian piano risaliranno la china. Ma da qui al reclamare la corona di LA o tantomeno quella dell’ovest ne passerà. Finito il ventennio di regime assoluto di Kobe, promette bene il nocciolo giovane di Russell, Clarkson, Randle e Ingram. Tutto da verificare cosa potranno dare veterani come Calderon (come si integra con la scelta di confermare Huertas?), Deng e  Mozgov. Il vero nodo da sciogliere è la bontà di contratti quadriennali a cifre da capogiro ($72M Deng e $64M Mozgov) dati a due giocatori difficili da scaricare in corso d’opera e non certo leader indiscussi. Ma con l’appeal di Los Angeles Schermata 2016-07-20 alle 02.01.20.pngai minimi storici, da qualche parte bisognava mettere qualche pezza. Luke Walton ha imboccato la I-5 direzione sud ed è tornato nella sua Los Angeles, questa volta da allenatore. Il periodo in cui ha sostituito Steve Kerr come capo allenatore dei Warriors gli ha fatto guadagnare grande stima dalla lega e sono tutti curiosi di sapere quale filosofia implementerà nei nuovi Lakers. Un simil-Curry non esiste, ma non è impossibile vedere un’eco dei giovani Warriors negli attuali lacustri. Tutto considerato, quella di assumere Luke è stata la scelta migliore dell’off-season a Los Angeles. Infine, un asterisco: possibile che l’ex UCLA Russell Westbrook sia diretto in SoCal, via trade o nell’estate 2017? E poi, sarà vero che Jim Buss manterrà la promessa di dimettersi alla fine dell’anno, se i Lakers non saranno da titolo? Perché in quel caso dovrebbe cominciare a fare le valigie – e, parallelamente, i tifosi giallo-viola cominciare ad stappare il Cabernetsauvignon delle grandi occasioni.

P.S. Se cercate i motivi di un possibile collasso, non cercate oltre a Nick Young che si farà saltare per aria un arto e/o D’Angelo Russell e relativi problemi di chimica di squadra.

MVProf

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