Città di sport – Boston

Piccolo vademecum dedicato a chi ama lo sport e tenta di orientarsi nelle principali città americane
COME ARRIVARE

In aereo si arriva al Logan Airport, aeroporto con quattro terminal – A, B, C ed E, quest’ultimo riservato ai voli internazionali. Il miglior mezzo di trasporto da e per l’aeroporto, oltre l’immancabile noleggio auto o Uber, sono gli autobus della MBTA, la compagnia che gestisce i trasporti pubblici in città. La grey line unisce l’aeroporto con South Station, nel cuore della città, con bus gratis e frequenti. È lì che approderete anche in caso di arrivo in città in bus viaggiando con Greyhound, Peter Pan o altre compagnie. I treni invece arrivano a North Station.

COME SPOSTARSI

Spostarsi all’interno Immagine correlatadella città è una questione di costi tanto quanto di tempi. Guidare una macchina non è proibitivo,anche se nelle ore di puntai tempi di percorrenza possono tranquillamente triplicare o peggio. Inoltre, i parcheggi sono poco numerosi, ma parecchio salati. In alternativa, l’MBTA mette a disposizione la metropolitana con le sue cinque linee (red,blue, green, orange e la già citata grey) oltreché numerosi autobus. È consigliato usare la Charlie Card, una carta ricaricabile che consente una riduzione tariffaria per ogni corsa. L’efficienza del trasporto pubblico non è omogenea: i ritardi sono rari, ma la green line è in assoluto quella che presenta i maggiori disagi, anche perché corre quasi interamente in superficie ed è quindi influenzata anche dagli ingorghi del traffico stradale. Altrimenti, un’ottima soluzione è usare app come Uber o Lyft. Specie se si condividono i posti a sedere, queste soluzioni fanno risparmiare tempo e denaro.

QUANDO PARTIRE

La tanto abusata frase “non esistono più le mezze stagioni” potrebbe benissimo essere stata coniata da un bostoniano. Infatti, Boston non ha il migliore dei rapporti col clima a cui una persona media può essere abituata. Il periodo invernale abbraccia buona parte di ottobre fino ad aprile inoltrato. In questo lasso di tempo le temperature possono scendere anche fino a -20°C, complici i venti gelidi. Da non sottovalutare nemmeno le nevicate. Anche se le medie non sono le più alte del paese, di recente sono stati raggiunti nuovi record in quanto a neve caduta, superando addirittura i due metri e mezzo nel 2015. Messo in conto un maggio piuttosto infido, da giugno a settembre inizia la stagione calda e la città si trasforma. Coi primi giorni di caldo, i bostoniani si godono l’aria aperta e diventano (un po’) meno scontrosi.

DOVE SOGGIORNARE

Per gli standard metropolitani degli USA, Boston è una città molto piccola. L’area del centro misura appena 125/km2, ovvero poco più di Rimini. Anche se gli hotel non mancano, al tempo stesso non sono troppo numerosi e ciò significa prezzi che sono davvero cari, specie d’estate. Con una stagione calda tanto breve, il 90% degli hotel è costantemente esaurito nei mesi estivi, ma nemmeno prenotare con largo anticipo vi salverà dall’estratto conto. Ad esempio, in agosto prezzo medio di una stanza in posizione centrale è di circa $300 a notte. In inverno le tariffe si abbassano, ma restano attorno ai $250 a notte. In centro può trovare un buon rapporto qualità-prezzo all’hotel Revere o al W Boston. I prezzi scendono per hotel in posizioni più defilate o se si sceglie di provare circuiti più giovanili e a basso budget come ostelli o Airbnb.

COSA VEDERE

Boston è una delle più antiche città d’America. Non per niente i Padri Pellegrini fondarono nella vicina Plymouth una delle prime colonie del Nuovo Mondo. Il modo migliore per girare a piedi la parte storica della città è seguire il Freedom Trail, una scia di mattoni rossi in stile Oz che percorre tutta la città attraverso i suoi siti storici. La partenza è nel Boston Common, il parco cittadino, e la 150797841372837.jpgtappa finale è l’obelisco di Bunker Hill. In totale ci sono 16 stazioni da percorrere e, se vi sentite di fare un’esperienza diversa, potete farlo in compagnia di una guida che indossa vestiti d’epoca. Il percorso a piedi è lungo 4km, che possono aumentare parecchio passeggiando fra le lapidi del Granary Burying Ground o a bordo della USS Constitution. Per questo motivo, è meglio suddividerlo in almeno due tappe. Fuori dal sentiero, ma ugualmente da non perdere sono il museo del Boston Tea Party, un giro gastronomico a Quincy Market e l’interno della Boston Public Library. Per un giro più rapido e diverso dal solito, il duck tour con una delle tante colorite guide è un grande classico. Al contrario, nulla di meglio per rilassarsi di una passeggiata tranquilla sulla Esplanade, dove ammirare il tramonto sul Charles River. Infine, per chi ha un po’ più di tempo, una visita ad Harvard e all’MIT nel quartiere di Cambridge sono un must e, nella stagione estiva, Cape Cod, Nantucket e Martha’s Vineyard distano solo un’oretta di macchina.

DOVE MANGIARE

Data la sua posizione sull’acqua, è inevitabile che le pietanze a base di pesce e crostacei dominino i menu dei ristoranti cittadini. Boston è famosa per le sue aragoste, che è possibile gustare in molti modi diversi. Quello più rapido e alla mano è su un panino imburrato, assieme a maionese e spezie. È quello che chiamano lobster roll e due posti famosi per questa pietanza sono Luke’s o James Hook & Co. Altra specialità un po’ meno nobile (e più economica) è la clam chowder, la zuppa di vongole. Può venire servita all’interno di un panino usato come ciotola e in questo caso è meno indicativo consigliare un posto specifico: quando fuori si gela, non manca mai di riscaldare e rinvigorire lo spirito. In città è nata Legal Seafood, una catena di ristoranti specializzati in piatti a base di pesce e con prezzi molto competitivi. Solo nell’area metropolitana di Boston ce ne sono 26, ma si possono trovare anche in altre città sulla costa est. Infine, per chi vuole variare, oltre ai classici hamburger, vale la pena fra le varie proposte gastronomiche del North End, il quartiere italiano. Alcuni ristoranti non accettano prenotazioni e hanno la fila fuori, specie nei weekend. Fra loro, valgono una visita Giacomo’s, Limoncello e La Galleria 33, nonché per il dopocena Mike’s per uno dei suoi cannoli. Sempre sul tema Italia, ha da poco aperto Eataly al Prudential Center (con annessa fermata della metro). A Cape Cod, imperdibile è Ann & Fran’s Kitchen, una vera e propria istituzione del luogo.

FANBASE

Boston è a pieno merito una delle città che vive e respira lo sport dodici mesi l’anno come poche altre. Dall’inizio del 2000 poi la città sta vivendo un vero e proprio Rinascimento sportivo. New England Patriots (2001, 2003, 2004, 2014, 2016), Boston Red Sox (2004, 2007, 2013), Boston Celtics (2008) e Boston Bruins (2011) hanno portato dieci parate per le strade di Boston nell’arco di sedici anni. Nessuna città in America si è nemmeno 111003avvicinata a questi risultati. Non a caso, il neo-Celtic Kyrie Irving, fresco di trasferimento dalla ben più monotona Cleveland, ha definito Boston “a real, live sports city.” Tutti questi successi hanno reso i fan bostoniani invisi al resto del paese. Ma non si tratta (solo) di invidia. Per quanto oggi la città sia una delle più liberali d’America, è ancora in atto una secolare lotta intestina all’anima razzista e xenofoba della città. Se ora “Big Papi” Ortiz è un idolo locale, la transizione fra squadre di soli bianchi e miste fu tutt’altro che armoniosa. I Red Sox furono l’ultima squadra della MLB ad abbattere la barriera razziale nel 1959, ben 15 anni dopo l’avvento di Jackie Robinson. Questo fu dovuto in parte a Tom Yawkey, che dal 1933 al 1976 fu proprietario Sox razzista, retrogrado e bigotto. A lui è ancora dedicata la via principale che porta allo stadio di Fenway Park, anche se un movimento sempre più crescente vuole rinominare la strada per tentare di voltare pagina rispetto ad una dolorosa pagina del passato. Non sarà la rimozione di una targa a riscrivere la storia né tantomeno a migliorare il presente, come dimostrato da un recente evento vergognoso. Lo scorso maggio Adam Jones, outfielder dei Baltimore Orioles, è stato oggetto di insulti razzisti e lancio di noccioline da parte di un fan bostoniano a Fenway. Negli ultimi settant’anni Boston è cambiata molto, ma la strada da fare è senz’altro ancora molto lunga.

Boston Celtics ?

Stadio: TD Garden
Stagione regolare: ottobre-aprile
Stella del passato: Bill Russell
Stella del presente: Kyrie Irving
Rivali: Los Angeles Lakers
Curiosità: A cavallo dello scorso secolo, Bill Russell portò i C’s a 11 titoli in 13 anni, un dominio della NBA senza pari. Nel 1966 divenne il primo capo allenatore nero di tutti i principali sport professionisti americani e dal 2009 gli è stato dedicato il titolo di MVP delle Finals, che egli consegna personalmente al vincitore. E tuttavia, nemmeno lui fu immune agli effetti del razzismo. Non fu sufficiente il suo status di leggenda Celtics per far vedere oltre al colore della sua pelle agli abitanti del quartiere bianco in cui negli anni ’60 voleva trasferirsi. Il vicinato tentò con una petizione di bloccare il suo trasloco e in un’occasione gli scassinarono casa e la vandalizzarono.
Consigli: È consigliabile comprare i biglietti online o ai botteghini con largo anticipo. Per accedere ai posti a sedere si deve passare dalla sicurezza,che non ammette nessun tipo di zaino e né fornisce armadietti. La struttura è su più piani, Schermata 2017-10-14 alle 14.21.30.pnga seconda che il posto a sedere sia al livello loge, club o balcony. I prezzi di balconata sono quelli più abbordabili, ($20 per una partita non di cartello). La visuale non è male in piccionaia, ma il livello più basso è tutt’altra cosa. E tutt’altro prezzo: un posto loge centrale in una partita di division fa lievitare i prezzi (fino a $250). Il consiglio è di entrare a palazzetto il prima possibile, generalmente novanta minuti prima della palla due, per esplorare la struttura e, se capitate la sera giusta, portarvi a casa una bobblehead in omaggio. Prima e dopo la partita gli uscieri sono sempre felici di farvi fare capolino anche ai livelli più bassi e scattarvi una foto ricordo. Da ammirare il soffitto, coperto dai 17 banner dei Celtics. Lo qualità dello spettacolo sul parquet è sempre garantito, un po’ meno quella del cibo. Da sottolineare come manchino del tutto le fontanelle d’acqua e di certo non ve ne fanno portare dietro nemmeno un goccio. Unica soluzione è pagare $4.25 agli stand per una bottiglietta. Per leggere un pezzo intero tutto incentrato sull’esperienza di Celtics-Bulls dello scorso maggio, potete leggere qui l’articolo ad hoc di C3S.

Boston Red Sox ⚾️

Stadio: Fenway Park
Stagione regolare: aprile-settembre
Stella del passato: Babe Ruth
Stelle del presente: Mookie Betts
Rivali: New York Yankees
Curiosità: Agli appassionati di sport, il nome dei Red Sox non può che essere sinonimo a quello di Babe Ruth e del relativo “Curse of the Bambino.” Nel 1919 quello che ancora oggi è considerato uno dei più forti giocatori di baseball della storia fu venduto ai rivali degli Yankees. Incredibile a dirsi, coi ricavati della vendita il presidente dei Sox finanziò un musical a Broadway, No, No, Nanette. Da allora una maledizione colpì i Red Sox, che restarono senza vittorie per tutto il resto del secolo fino al 2004. L’acquisizione di Ruth, invece, contribuì notevolmente a rendere gli Yankees la squadra più vincente degli Stati Uniti.
Consigli: È piuttosto agevole raggiungere Fenway Park con la green line (fermata Kenmore), metodo più comodo rispetto alla macchina, specie per la scarsità di parcheggi in zona. Il modo migliore per comprare i biglietti è online, sul sito ufficiale oppure in quelli dei rivenditori (con sovrapprezzo). È IMG_5829importante ricordarsi anche di stamparli, in hotel o da Staples. Bleacher e upper bleacher sul Green Monster (il grande muro verde) sono i posti più economici ($10-$30), ma lontani dall’azione. La vista migliore sul gioco si ha nei field box, pur con prezzi quasi decuplicati ($100-$190). Le partite durano più di tre ore ed è stato calcolato che in quel lasso di tempo i momenti di azione vera e propria sono condensabili in soli 18 minuti. Anche per tale motivo, la birra acquistabile presso gli stand gioca un ruolo fondamentale nell’esperienza, tant’è vero che ogni anno a Fenway vengono consumati circa 1.2 milioni di galloni di birra (pari a circa 4.5 milioni di litri). Come forse avrete intuito, nulla a Boston viene via a poco: per una birra piccola siate disposti a separarvi da $7, per un hotdog da $5.25.

New England Patriots ?

Stadio: Gillette Stadium
Stagione regolare: settembre-gennaio
Stella del passato: N/A
Stella del presente: Tom Brady
Rivali: New York Giants
Curiosità: A differenza di Sox e C’s, prima del 21° secolo la storia sportiva dei Pats era ancora priva di titoli. Eppure bastò un avvenimento casuale, un autentico blessing in disguise per dare il via a una dinastia. All’inizio della stagione NFL 2001 il quarterback titolare Drew Bledsoe subì un grave infortunio al torace e i Patriots furono costretti a sostituirlo con il suo backup. Il 23enne Tom Brady, selezionato con la 199ª scelta al draft dell’anno prima, fu gettato nella mischia con scarse aspettative. Solo cinque mesi dopo, alzerà sul podio di New Orleans il primo Lombardi Trophy della storia dei Patriots. L’inizio di un’era.
Consigli: In quanto al trasporto, con i Patriots il discorso cambia, poiché non giocano in città ma in periferia, a Foxborough. Uber diviene un’opzione molto cara ($60-70 a tratta), per cui si consigliano soluzioni alternative. Per raggiungere lo stadio in macchina, prendere la I-93 e poi la US-1; il parcheggio costa $40 a IMG_9751macchina. In treno, da South Station parte un treno per tutte le partite casalinghe: prezzo del biglietto $20 per andata e ritorno. NOTA: il primo e unico treno per il ritorno parte 30 minuti dalla fine della partita. I biglietti dei Patriots sono sempre esauriti sui canali ufficiali, quindi l’unico modo è rivolgersi ai siti di secondary ticketing come stubhub.com. Coi Patriots non esistono biglietti a meno di tre cifre, col più economico sui $170 al livello più alto dei tre disponibili (field, medium e upper level). Trovare un biglietto centrale anche solo di middle level a meno di $300 è raro. Lo store è sulla sinistra prima di entrare allo stadio vero e proprio. Non è dei più forniti, ma può essere indispensabile in certi momenti. Non va scordato che la struttura è completamente all’aperto e che la stagione del football è quella invernale. Venite allo stadio vestiti a (molti) strati o siate pronti a saccheggiare lo store in cambio di cappelli, guanti e sciarpe.

Altro

In città giocano anche altri due team pro. I Boston Bruins sono una squadra di hockey su ghiaccio di NHL e anche loro giocano le partita casalinghe al TD Garden. Forse non tutti sanno che il ghiaccio è sempre presente e viene coperto dal parquet solo quando giocano i Celtics o c’è qualche altro evento come concerti o cerimonie. L’altra squadra sono i New England Revolution di MLS, che a loro volta dividono uno stadio, ma coi Pats. Boston è sede di alcune ottime università e in totale ne ospita ben 35 nell’area metropolitana. Lo sport a livello collegiale non è forse altrettanto nobilitato quanto in alcuni stati del sud. Tuttavia, è da segnalare la rivalità hockeistica fra i Boston College Eagles e i Boston University Terriers, due squadre NCAA di Division I costantemente fra le migliori del paese. Infine, è d’obbligo menzionare la Maratona di Boston, la maratona di più lungo corso al mondo. Iniziata nel 1896, si tiene ogni anno durante la festa del Patriots’ Day, più noto in città come il Marathon Monday (terzo lunedì di aprile). Durante la sua storia centenaria, tanti sono stati gli eventi da ricordare. Dal coraggio di Roberta Gibb e Kathrine Switzer, prime donne a correre la maratona, al sanguinoso attentato del 2013.

MVProf

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