Interferenza arbitrale

L’NFL è pronta a rivoluzionare una regola per correggere le sviste recenti

Se è vero che l’esperienza è il nome che diamo ai nostri errori, l’NFL dovrebbe averne accumulata a sufficienza per competere col Mensa. Almeno sotto un aspetto del gioco, la lega spera di poter utilizzare gli errori occorsi nel finale della scorsa stagione per redimersi. Dopo una lunga serie di delibere iniziate fin da marzo, il Competition Committee dell’NFL ha stabilito nuove linee guida in tema di pass interference per la stagione 2019. Tramite il classico lancio della flag rossa, gli allenatori potranno chiedere agli arbitri di utilizzare l’instant replay per azioni di interferenza difensiva o offensiva. Negli ultimi 2 minuti dei due tempi e nell’overtime, tale potere risiederà unicamente nelle mani delle zebre. Nello specifico, il comunicato sottolinea come in tale circostanza gli arbitri si avvarranno del supporto tecnologico solo e soltanto se saranno in possesso di “clear and obvious visual evidence” che è stato commesso un errore sul campo. Tale rivoluzione è figlia del polverone scatenatosi durante l’NFC Championship game fra New Orleans Saints e Los Angeles Rams, divenuto immediatamente un vero e proprio caso da giurisprudenza.

Con 1:45 da giocare nel 4° quarto e il punteggio sul 20-20, i Saints erano in red zone con la chance di prenotare un biglietto per il Super Bowl LIII. Sul decisivo terzo down, il CB dei Rams Nickell Robey-Coleman si è scontrato col ricevitore di dei Saints Tommylee Lewis, causando una netta OPI non rilevata dagli arbitri comandati da Bill Vinovich. Il primo segnale che la svista fosse davvero colossale è stato il comportamento di Robey-Coleman stesso, che nei secondi immediatamente successivi al fatto si è guardato intorno aspettando quella che pareva un’inevitabile flag gialla. A fine partita, il cornerback non ha poi nascosto i suoi pensieri circa l’azione che lo aveva visto Roger Goodell regolamento NFLprotagonista: “I just got there and whacked his ass. Ah, hell yeah, that was PI.” Stando al coach Sean Payton, gli arbitri avrebbero ammesso il loro errore già negli spogliatoi, ma questo non ha certo placato la Who Dat Nation.

I fan dei Saints hanno infatti deciso di rispondere in pieno stile NOLA, boicottando il Super Bowl con una gigantesca festa per le strade della città. Come spesso accade, la lega ha gestito il momento critico maluccio, lasciando passare svariati giorni di assordante silenzio prima di fornire una dichiarazione pubblica. Alla fine, il commissioner Roger Goodell è stato costretto ad ammettere l’errore arbitrale e a promettere un cambiamento, ma non esattamente quello auspicato dai fan gigliati. In teoria, Goodell avrebbe infatti avuto il potere di ribaltare il risultato in stile Alessandro Borghese, ma ha scelto di soprassedere e restare con la decisione del campo. La lega ha quindi scelto un altro tipo di approccio, ovvero espandere l’uso dell’instant replay nel 2019. La decisione, per quanto positiva nel complesso, nasconde un’insidia. L’aver mal giudicato un episodio di dimensioni gargantuesche ha infatti portato la lega a far luce su un’enorme zona d’ombra dagli equilibri delicati.

Basti ad esempio pensare agli Hail Mary, tradizionalmente terreno per colpi da saloon che ora le telecamere non potranno più nascondere agli arbitri. Ora i QB saranno ulteriormente incentivati a sparare in end zone alla fine dei due tempi per guadagnare un’opportunistica flag che fino a quest’anno il buon senso obbligava gli arbitri a tenere in tasca. Non sarebbe la prima volta che una modifica del regolamento da parte della lega porta più danni che benefici. Per esempio, in queste ultime stagioni è stato fatto un giro di vite per quanto riguarda i contatti col casco e quelli ai danni dei QB, ma questo ha generato una lunga scia di polemiche e di dubbi. Per ulteriori info, suonare al citofono di Clay Matthews. La speranza di tutti i fan è che questa nuova regola aiuterà a migliorare il gioco ed evitare al minimo gli effetti collaterali.

MVProf

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