Everybody Hurts

Tagovailoa ha spodestato Hurts dal campo e dal cuore dei tifosi cremisi

Possono 30 minuti di eccellente fattura far cadere nell’oblio due anni senza sbavature? La storia di Jalen Hurts sembra suggerire di sì. La sua avventura con gli Alabama Crimson Tide comincia nel 2016, quando da true freshman mette il mondo del college football a ferro e fuoco. Il quarterback produce una stagione storica, rompendo una lunga lista di record ed ottenendo prestigiosi onori individuali. La cavalcata trionfale dei Crimson Tide si interrompe però sul più bello, quando al National Championship i Clemson Tigers di Deshaun Watson sconfiggono Alabama. L’anno seguente Hurts conduce di nuovo Bama alla finale, ma di nuovo si inceppa a pochi metri dal traguardo. In svantaggio per 13-0 contro i Georgia Bulldogs all’intervallo, coach Saban decide di sostituire Hurts con Tua Tagovailoa nel terzo quarto. L’hawaiano ridà vita ai Crimson Tide, producendo in quella mezz’ora 166 yds e 3 TD, fra cui l’incredibile lancio a DeVonta Smith su 2nd and 26 che consegna il titolo a Bama.

Durante l’estate tutti si sono interrogati su quali sarebbero state le gerarchie per il 2018 fra i Crimson Tide. Coach Nick Saban ha tenuto il massimo riserbo sulla questione quarterback, tanto che lo stesso Hurts si è sentito tagliato Alabama Crimson Tide Hurts Tagovailoa Sabanfuori dalle discussioni interne del team. “No one came up to me the whole spring, coaches included, no one asked me how I felt,” ha commentato Hurts. Il piano di Saban era di lasciare i due QB a competere per il posto senza grandi proclami. Trattandosi però del programma #1 della nazione, la stampa era ossessionata dalla questione. Hurts o Tua? Tua o Hurts? La risposta è arrivata nell’opener contro Louisville, quando è toccato a Tua tenere a battesimo la stagione di Alabama. Malgrado il suo cameo in Week 1 e Week 2, Hurts è apparso palesemente ai margini del progetto di Saban per il 2018. Per il quarterback nativo del Texas potrebbe essere la fine di un’era.

A questo punto, Hurts ha due scelte possibili. Da un lato può decidere di restare a Tuscaloosa, dove godrebbe di tutti i benefici del caso e della chance di approfittare di un calo del rivale per riconquistare il posto. Tuttavia, Tagovailoa ha cominciato l’anno come lo aveva finito, senza quindi lasciare la porta aperta al ritorno di Hurts. In alternativa, può scegliere di eleggere il suo junior year come anno da redshirt e mantenere così due anni di eleggibilità da spendere altrove. Tuttavia, i precedenti non sono incoraggianti. Stando a Forbes, 12 QB prima di Hurts si sono trasferiti da Alabama nell’era Saban, ma nessuno di essi ha poi avuto successo lontano da Tuscaloosa. Nonostante l’eccellente record di 26-2 come starter e i lodevoli encomi accumulati, come per i suoi predecessori il successo di Hurts è soprattutto dovuto all’essere un buon system QB all’interno della perfetta macchina progettata da Saban. Fuori dalla sua ombra, rischierebbe perciò di esporre ulteriormente i suoi già chiari limiti tecnici. Qualunque sarà la sua scelta, appare chiaro che gli anni d’oro di Hurts ad Alabama sono ormai finiti.

MVProf

 

 

 

 

https://bleacherreport.com/articles/2794795-jalen-hurts-reportedly-to-redshirt-this-season-if-tua-tagovailoa-healthy

http://www.espn.com/college-football/story/_/id/24567461/tua-tagovailoa-again-start-alabama-second-game

http://www.espn.com/college-football/recap?gameId=401012260

https://www.sbnation.com/college-football/2018/7/24/17610308/jalen-hurts-tua-tagovailoa-transfer-alabama

http://www.sportingnews.com/ca/ncaa-football/news/alabama-quarterbacks-tua-tagovailoa-jalen-hurts-week-1-starter-fantasy-nick-saban-louisville/8km43anxzoc11t734x9o9ti5t

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