Élite 8

Brady vs LeBron: due record insensati a confronto

La vittoria di domenica scorsa ha consegnato a Tom Brady un nuovo record, l’8ª finale consecutiva di AFC. Questo ha portato a generare un parallelo con un altro campionissimo detentore di un simile record. Parliamo di LeBron James e delle sue 8 finali NBA di fila. La domanda sorge spontanea: quale dei due ha avuto la striscia di otto anni più impressionante? Le argomentazioni per entrambi non mancano e hanno in tutti e due i casi come base di partenza la loro incredibile longevità, ma con importanti distinguo. TB12 è stato sulla cresta dell’onda fin dal suo esordio del tutto casuale del 2001. E tuttavia, se possibile, sono stati proprio questi ultimi otto anni a mostrare alcuni dei momenti migliori della sua carriera. Dal 2011 ha infatti giocato quattro Super Bowl, due dei quali vinti con rimonte disperate e annessi titoli di SB MVP, più l’MVP della scorsa stagione all’età record di 40 anni. In uno sport come il football giocato da 53 giocatori, infinite variabili e un dispendio fisico molto alto anche per un QB, è impressionate che si stato competitivo per 18 stagioni.

È addirittura insensato che si sia trattato di un crescendo fra i 34 e i 41 anni, battendo tutti i record di longevità. Volendo essere pignoli, altri sei giocatori NBA oltre a LeBron hanno tagliato il record delle 8 finali, ma in NFL il record appartiene a Brady soltanto. Ciò va anche commisurato con quella che è la durata media della carriera NFL per i giocatori, appena tre anni. Altro elemento pro-Brady è lo scarsissimo margine di errore in NFL. Se LBJ ha 82 partite all’anno per trovare la giusta chimica di squadra e lavorare sulla propria tenuta fisica, le sole 16 partite di regular season quasi non ammettono passi falsi. Certo, i New England Patriots ci hanno abituato a un settembre di rodaggio, ma la costanza non è in discussione: minimo 11 vittorie stagionali assicurate ogni volta. Infine, vanno considerati i compagniBrady LeBron titoli di squadra avuti: a parte Rob Gronkowski, Brady non ha avuto nessun altro All-Pro negli ultimi 8 anni. Ma non per questo, a differenza di LeBron, ha mai cambiato squadra o lamentato a mezzo stampa la mancanza di superstar nel roster.

Passiamo ora alle argomentazioni in favore di King James. Prima di tutto, è necessario soppesare il concetto di longevità e durabilità applicato a due sport tanto diversi. Certo, il football è enormemente più fisico, ma il basket richiede innanzitutto di giocare entrambe le fasi di gioco, non solo l’attacco. Anche in base a questo, è indubbio che LeBron sia stato il miglior atleta mondiale negli ultimi 8 anni. Relativamente al suo dominio in NBA, basti dare uno sguardo al roster della Eastern Conference per l’All Star Game del 2011. Di quei 12 giocatori, 6 non sono più in NBA, 4 sono riserve e solo uno resta titolare, LeBron a parte. Nonostante la costanza di rendimento, nessuno può accusare il re di patire la fiacca. Infatti, il chilometraggio nelle gambe di LeBron è fra i più alti della storia NBA pur avendo “solo” 34 anni.  Considerando solo questi ultimi 8 anni, LBJ a fine anno avrà giocato circa 600 partite di stagione regolare, più almeno altre 147 di playoff. La sua presenza poi sposta come quella di nessun altro: senza di lui Miami, Cleveland e ora i Lakers hanno attraversato strisce perdenti in maniera continuativa.

Il sistema Pats si è invece dimostrato autosostenibile anche senza Brady. Il motivo è soprattutto dovuto alla presenza di Bill Belichick, il coach leggendario che a LBJ è sempre mancato. Altro motivo è la caratura del record. Le finali di AFC contano meno delle finali NBA e per raggiungerle non basta vincere due partite in casa come spesso accade ai Pats, ma vincere tre serie di playoff al meglio delle sette partite. Certo, fare i playoff ad est è stato facile in questi anni, ma mai quanto per i Pats competere nell’arrendevole AFC East. E una di queste serie è stata vinta da un deficit di 3-1 contro una squadra vincitrice di 73 partite di regular season. Grazie a tale impresa, il figlio di Akron ha potuto regalare (senza scandali!) un anello a una comunità che era senza titoli per 52 anni. Anche volendo ridurre il peso di tale impresa alla singola unità, in favore di LBJ resta comunque il conteggio dei titoli negli anni in questione: 3 anelli (2012, 2013 e 2016) contro i 2 di Brady (2014 e 2016). A meno che Brady non pareggi il conto in febbraio…

MVProf

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