Piedi freddi e testa calda

Brown ha una lista di problemi lunga – letteralmente – dalla testa ai piedi

Non esiste un momento di noia nel magico mondo degli Oakland Raiders e per nostra fortuna le telecamere della HBO sono lì a testimoniare il tutto. Nella prima puntata di Hard Knocks i fan hanno avuto un primo contatto con i metodi di allenamento di Jon Gruden, ammirato le cavalcate per la Napa Valley del rookie Johnathan Abram e soprattutto gustato un primo assaggio di Antonio Brown con la sua nuova squadra. In un’offseason che ha visto i nero-argento creare un clamoroso meme team con Richie Incognito, Vontaze Burfict e Nathan Peterman, Brown non ha resistito alla tentazione di rubare la scena e diventare l’MVP dello show. Arrivato al training camp su una mongolfiera in stile Belle Epoque, il WR ha potuto portare a termine un solo allenamento prima di doversi fermare per via di quelli che inizialmente erano stati descritti come semplici dolori ai piedi. La foto postata dal giocatore fornisce un supporto visivo decisamente crudo delle condizioni del giocatore, con vesciche così grosse che pare indossare dei calzini di pelle umana.

La diagnosi ufficiale parlava di geloni causati da un incidente di criogenia. Niente a che vedere con le origini di un super-criminale della Marvel, ma solo una banale dimenticanza: Brown avrebbe dimenticato di indossare delle calzature protettive nella macchina criogenica durante un trattamento in Francia. La domanda sorge spontanea: com’è possibile che un veterano alla decima stagione NFL e di certo non nuovo a questo tipo di operazione si sia reso protagonista di una tale dimenticanza? Al momento, l’infortunio è considerato day-to-day e il recupero dipenderà interamente dall’entità del danno. Un danno superficiale potrebbe essere smaltito in pochi giorni, ma nel peggiore dei casi corre il rischio di incorrere in una neuropatia con serie conseguenze per il resto della sua carriera. Ma non pensate che gite in mongolfiera e piedi Antonio Brown baffo biondoputrefatti rappresentino lo zenit delle stranezze settimanali di Brown. Adam Schefter di ESPN ha riferito che la prolungata assenza del WR dal training camp dei Raiders è legata soprattutto alla querelle fra il giocatore e il suo nuovo casco.

Come spiegato in una serie di dettagliati tweet da Mike Silver di NFL Network, l’ex baffo dorato ha rifiutato di ottemperare alle nuove regole della lega in materia di sicurezza, nello specifico per quanto riguarda il cambio dei caschi. Quello indossato dal giocatore per tutta la carriera, e ormai fuori produzione da anni, non rispetta i nuovi standard della National Operating Committee for Standards and Athletic Equipment e va così sostituito con un modello più moderno. Il bizzarro attaccamento di Brown al suo vecchio equipaggiamento lo ha portato prima ad abbandonare gli OTA per protestare il cambio coatto, poi addirittura a dipingere il suo vecchio casco dei Pittsburgh Steelers con i colori dei Raiders in pieno stile Art Attack. Vale la pena ricordare che l’NFL ha approvato ben 34 modelli diversi di caschi e che già lo scorso anno il vetusto modello di AB aveva ricevuto la notifica del pensionamento ormai prossimo.

Tuttavia, Brown ha reagito al cambiamento frignando come un ragazzino e arrivando anche a minacciare il ritiro dal football. La sua sceneggiata napoletana era un chiaro bluff, non foss’altro per il fatto di dover lasciare sul piatto $30M del contratto appena firmato. In più, l’arbitrato invocato da Brown ha subito dato ragione alla lega, che in tempi di CTE non può certo permettersi di concedere eccezioni in materia di sicurezza. Questa sconfitta pare aver portato il giocatore a una mai troppo tardiva accettazione che lo dovrebbe riportare fra i ranghi nei prossimi giorni. Nel frattempo, però, il bollettino dei danni è già significativo: Gruden è irritato, i compagni sono perplessi e Brown si è confermato una scheggia impazzita. Ah, e all’inizio della stagione manca ancora un mese – bene, ma non benissimo. Dopo aver letto le notizie relative al suo ex giocatore, ci piace immaginare che Mike Tomlin sia scoppiato in una fragorosa risata.

MVProf

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