Dove vai, Kawhi?

Proviamo a immaginare la prossima destinazione di Kawhi

La notizia-bomba di Woj circa la rottura fra Kawhi Leonard e i San Antonio Spurs apre numerosi scenari per il prosieguo della carriera di The Claw. Gli Spurs lo hanno sotto contratto solo per un altro anno, quando potrà uscire dall’ultimo anno dell’accordo e diventare UFA. In termini economici, Leonard avrebbe tutto l’interesse di firmare un prolungamento coi nero-argento, gli unici in grado di offrirgli un supermax da $219M per 5 anni. Le due parti potrebbero mettere in piedi uno stallo alla messicana e rimandare ogni discorso all’estate 2019, ma ciò è poco probabile. Gli Spurs rischierebbero di perderlo senza contropartita, mentre Kawhi perderebbe lo status di Designated Veteran Player e i suoi emolumenti scenderebbero ad un massimo di $188M sempre per 5 anni. Chris Haynes di ESPN ha riportato che fonti vicine al diretto interessato ritengono il lato economico subordinato a quello umano. In tal senso, la mancanza di fiducia nei confronti degli Spurs renderebbe oggi qualunque accordo improbabile. La richiesta di trade da parte di una superstar non è certo una novità e, anzi, ricorda da vicino quanto espresso la scorsa estate da Paul George, Carmelo Anthony e Kyrie Irving.

I tre giocatori si trovavano allora in una posizione contrattuale simile a quella odierna di Kawhi, ma è bene ricordare che i rispettivi team (Pacers, Knicks e Cavs) conclusero una trade basata sui propri interessi più che sulla richieste della propria stella. I Los Angeles Lakers, dal canto loro, potrebbero mettere tutti d’accordo. I giallo-viola hanno ampio spazio salariale e, scaricando il contratto-albatross di Luol Deng nell’affare, si garantirebbero la possibilità di inseguire il sogno di riunire Kawhi, LBJ Schermata 2018-06-16 alle 09.23.44.pnge PG13 o CP3 nello stesso team. Per addolcire lo scambio, dovrebbero mettere sul piatto i propri giovani talenti (almeno due fra Ball, Kuzma e Ingram) e un paio di prime scelte. Tuttavia gli Spurs avrebbero pochi interessi a rafforzare una rivale e potrebbero quindi decidere di guardare verso est. Per questa ragione, occhio ai Boston Celtics, già interessati al giocatore durante l’ultima deadline. Occorre inoltre ricordare che, prima di approdare in Massachusetts, Kyrie aveva indicato San Antonio come destinazione gradita. Giudicando il mero livello salariale, fra i due potrebbe esserci uno scambio alla pari, ma di certo gli Spurs chiederebbero di inserire nell’affare Jayson Tatum o almeno la scelta dei Kings del 2019. In alternativa, Danny Ainge potrebbe sacrificare lo sfortunato Gordon Hayward, insieme a Brown e Rozier, assorbendo inoltre Mills per rientrare nei parametri del cap.

Per finire, proponiamo nell’immagine in alto una mega-trade a quattro squadre ben oltre il fantabasket, ma pur sempre divertente (NB: fra le scelte in ballo, gli Spurs riceverebbero la prima dei Kings 2019 e Cleveland quella dei Knicks). Chiunque finirà col ricevere l’MVP delle Finals 2014 si troverà sì un giocatore Top 5 NBA, ma anche uno che manca dai campi da mesi e con un contratto in scadenza – cosa che, Lakers a parte, potrebbe spaventare alcuni acquirenti. Ad ogni modo, l’ultima parola spetterà agli Spurs. Per questo motivo, non ci sarebbe da stupirsi se Popovich finirà con lo stupire tutti spedendo il suo ex pupillo a Phoenix o a Sacramento. Pieno stile Pop.

MVProf

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