Wrecking Ball

Il curioso caso dei fratelli Ball e della bocca larga di papà LaVar Ball

Si dice che sognare non costa niente. Se così non fosse, le recenti dichiarazioni altisonanti di LaVar Ball avrebbero generato una bolletta astronomica. Personaggio emerso dal totale anonimato in queste settimane, Ball ha preso d’assalto i network di tutta America assieme ai tre figli appassionati di basket. Target prediletto dei suoi sproloqui è il figlio maggiore Lonzo Ball, grande promessa ai tempi dell’high school e ora al primo anno con gli UCLA Bruins. A proposito di Lonzo, ha affermato che per lui giocare in NBA sarà anche più facile che farlo in NCAA e che diventerà senza dubbio più forte di Jason Kidd – che, giova ricordarlo, è secondo nella storia dell’NBA per assist e palle rubate. A rincarare la dose, ha condiviso col mondo la sua teoria con abbondanti dosi di sprezzatura secondo la quale Lonzo già da ora è più forte di Steph Curry, definito come uno “ritenuto buono perché ha vinto un paio di titoli [sic] e che ha segnato alcuni canestri al momento giusto.” Su LaMelo, ha invece detto che sarebbe già daBallBros2.jpg ora in grado di segnare 40-50 punti a sera, se fosse libero di farlo. In ultimo, l’affermazione allucinogena che se stesso, al suo picco massimo di forma, avrebbe vinto un uno-contro-uno contro sua maestà Michael Jordan. Per la camicia di forza, prima un braccio, poi l’altro e stringere forte.

Scherzi a parte, non è un’esagerazione dire che è possibile ritenere LaVar a suo modo un luminare. Anni prima che lo sbeffeggiato Steph Curry decidesse che tirare da 8 metri è meglio che farlo da 7,25, LaVar in cortile insegnava ai tre pargoli a tirare da 12 metri con rispettabilissime percentuali. Nonostante l’evoluzione del gioco si allontani sempre più dal pitturato, sarebbe forse da ingenui pensare che i tiri dalla metà campo saranno la norma in futuro. Tuttavia, LaVar Ball ha il merito di aver anticipato – pur portandola all’estremo – una moda che solo da pochi anni è realtà nell’NBA, ossia quella della tripla da posizione più arretrata. È perciò innegabile constatare come anni di programmazione e allenamenti sotto il vigile occhio paterno stiano dando i frutti sperati, a tal punto che risulta difficile immaginare una posizione più rosea per il futuro di una famiglia totalmente votata al basket come la famiglia Ball. La sensazione, però, è che il “genitore-elicottero” sia ormai stabilmente in volo fra le nuvole della California del sud e che non accennerà a smorzare i toni a stretto giro, a maggior ragione perché si vocifera che Lonzo potrebbe venire scelto al Draft 2017 come  prima chiamata assoluta. E diversi studi dimostrano che genitori troppo inseriti nella vita dei figli-atleti spesso portino più a grossi danni che altro.

Genio o pazzoide che sia, in ogni caso, LaVar è pronto a passare alla storia come il padre più ricco di sempre, qualora il mercato continui il suo trend al rialzo e i piccoli Ball a riscuotere consensi, oltre che corposi assegni. Con un concetto in testa però molto chiaro: da Ball a bust il passo può essere spaventosamente breve.

MVProf

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *