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L’aggiunta di Boogie Cousins regala ai Warriors un quintetto di tutti All Star

I pluricampioni NBA Golden State Warriors aggiungono un pezzo da novanta alla loro già inarrestabile corazzata. Con una mossa a sorpresa la squadre della California ha messo sotto contratto DeMarcus Cousins sfruttando la mid-level exception in loro possesso. Il giocatore si unirà ai Dubs per un anno a $5.3M. Accaparrarsi un quattro volte All Star per una tale cifra irrisoria (almeno per gli standard NBA) sembra quasi un furto. Per dare un’idea, DMC guadagnerà appena il doppio del minimo salariale e meno di giocatori di assoluto contorno come Tolliver, McDermott o Arthur. Dopoché le voci parlavano di un interessamento per lui di Wizards e Celtics, Boogie ha alzato il telefono e messo in moto la sua “mossa di scacchi.” A fare da tramite con i Warriors sarebbe stato Draymond Green, già artefice dell’arrivo di Kevin Durant un anno fa e a questo punto candidato ad honorem per il premio di Executive of the Year.

In realtà, nei giorni precedenti si vociferava dell’interesse dei Warriors di usare la suddetta exception sì su un centro, ma su DeAndre Jordan, poi accasatosi a Dallas. L’idea di unire i Dubs e DMC in un matrimonio di un anno è vantaggiosa per entrambe le parti. I primi compiono un upgrade stratosferico da Pachulia/McGee a Cousins, mentre questo ultimo ha la chance della carriera di vincere un anello. Forse di un valore ridotto per gli esterni, ma ormai una necessità per chi dopo 8 anni di Warriors Cousinscarriera non solo è ancora a secco di titoli, ma non ha nemmeno mai giocato un minuto di playoff. In più, il giocatore può rilanciare le proprie quotazioni dopo la terribile rottura del tendine d’Achille della scorsa stagione.

Nessuna squadra, nemmeno i suoi ex New Orleans Pelicans, se l’è sentita di garantire al centro un contratto pluriennale al massimo salariale. Le ragioni sono comprensibili. Tale infortunio è una rarità nell’NBA, visto che i più colpiti sono generalmente gli uomini fra i 40 e i 60 anni. Statisticamente, anche chi riesce a recuperare subisce comunque un importante calo di prestazioni. I giocatori che hanno subito la rottura del tendine d’Achille storicamente non hanno più raggiunto i numeri messi a referto nella stagione pre-infortunio. Negli ultimi anni, alcuni dei giocatori che hanno subito questo infortunio sono stati Brandon Jennings, Rudy Gay e Kobe Bryant

La fattispecie rappresentata da Cousins è peraltro un unicum, perché seppure di età comparabile ai primi tre giocatori, gioca nel ruolo di centro. Pur non dovendo compiere voli a canestro in ogni caso, massa fisica e tipologia di movimenti in post potrebbero rendere il suo recupero ancora più difficoltoso. Se però riuscirà a riportare in auge le sue azioni, potrà ambire a pieno titolo ad un max contract nell’estate 2019. Da non sottovalutare anche il lato caratteriale di una testa calda come DMC, ma i Dubs hanno appena dimostrato di poter sfruttare al massimo giocatori problematici come Swaggy P e McGee senza dover subire grane. Da un punto di vista tecnico, è indubbio che sulla carta i Warriors trovano il migliore centro di questa dinastia e il migliore di sempre dai tempi di Robert Parish. Nelle parole di Steph Curry, “il terzo Splash Brother.” Dopo la Death Lineup e gli Hamptons 5, Golden State potrà ora mettere sul parquet una lineup di cinque All Star in Curry-Thompson-Durant-Green-Cousins, con i senatori Iggy e Livingston dalla panchina. Si accettano suggerimenti per il nome.

MVProf

 

 

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